Palazzo della Carovana

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Palazzo della Carovana

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Foto di Fabio Muzzi. ©️ Scuola Normale Superiore
Carovana – Copertina – Muzzi SNS_023
Giorgio Vasari (su progetto di), Palazzo della Carovana, 1562-1567. Pisa, Piazza dei Cavalieri

Il Palazzo della Carovana è la sede principale della Scuola Normale Superiore dal 1846.

Di origine medievale, l’edificio venne ristrutturato da Giorgio Vasari tra il 1562 e il 1567 su richiesta di Cosimo I de’ Medici, per ospitarvi i membri del neonato Ordine cavalleresco di Santo Stefano, di cui il duca era fondatore e gran maestro. Il termine Carovana deriva dal servizio marittimo a cui erano tenuti i Cavalieri, dopo un triennio di soggiorno a palazzo, durante il quale seguivano corsi di geografia, aritmetica, cartografia e duello.

L’edificio era precedentemente noto come Palazzo degli Anziani: aveva ospitato infatti l’omonima magistratura della Repubblica pisana fino alla conquista fiorentina (1406), poi il collegio dei priori, scelto dal governo dominante, di nuovo gli anziani durante la breve parentesi di riconquistata indipendenza (1494-1509), e infine il commissario ducale.

Agli occhi di Vasari il palazzo si presentava come un insieme di torri e case-torri costruite tra il XII e il XIII secolo, col tempo unificate in due edifici, riuniti entro la fine del XIV secolo in un unico complesso dal profilo discontinuo. Le preesistenze medievali sono ben visibili sia all’interno che sui fianchi del palazzo odierno.

L’architetto, sfruttando al massimo le strutture esistenti – «con tre mila [scudi] farà quel tanto che ha bisognio» dichiarava con troppa sicurezza prima dell’inizio dei lavori –, vi appose una facciata di ispirazione fiorentina che ne celava le irregolarità. Le anomalie della cortina muraria sono abilmente camuffate dalla scansione di finestre incorniciate da pietra grigio-verde della Golfolina – in origine utilizzata anche per il balcone e il portone centrale – e dalla ricca decorazione pittorica eseguita a graffito su progetto dell’artista. Si tratta di una vera e propria «orazione disegnata» che esalta, in un complesso programma iconografico, le virtù civili, militari e religiose dei Cavalieri e le azioni di Cosimo in qualità di duca e gran maestro.

La decorazione scultorea, disegnata sempre da Vasari, consiste nell’arme centrale – con i bisanti medicei e la croce stefaniana sorretta dalle figure della Religione e della Giustizia – e negli stemmi angolari dell’ordine. Tra le finestre del secondo e del terzo piano spicca invece una vera e propria galleria di busti di granduchi (nonché gran maestri), eseguiti tra il 1587 e il 1718. Di grande impatto visivo è il doppio scalone di accesso, eseguito in marmo nel 1821 in sostituzione di quello vasariano.

Tra il 1928 e il 1930, per venire incontro alle esigenze di crescita della Scuola Normale, vennero costruiti ex novo tre lati dell’edificio intorno al cortile (prima delimitato da edifici di servizio).

L’interno del corpo principale presenta una planimetria di ispirazione conventuale, arricchita da un’imponente scala a più rampe e da alcuni ambienti di rappresentanza (Sala Azzurra, Sala degli Stemmi, Sala del Gran Priore), modificati e ammodernati nel corso dei secoli.

L’edificio ospita oggi anche i locali della Direzione della Scuola Normale, gli studi del suo corpo docente, aule per le lezioni e l’archivio storico dell’istituzione.

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Foto di Fabio Muzzi. ©️ Scuola Normale Superiore
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Foto di Giandonato Tartarelli. ©️ Scuola Normale Superiore
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