Autore/autrice: Kira d'Alburquerque
Titolo: Tra opera effimera e modello. Un bozzettone ligneo di Giovanni Battista Foggini
Rivista e anno: Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa - Classe di Lettere e Filosofia, Serie V, 16, 2024, 1, pp. 340-373
Il presente studio si focalizza su un gruppo scultoreo monumentale in legno di Giovanni Battista Foggini conservato in un ambiente della chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri a Pisa. Realizzate nel 1682 per le festività organizzate all’occasione della traslazione delle reliquie di Santo Stefano papa, le sculture furono concepite sia come opere effimere che come modello al naturale per il nuovo altare maggiore. Il gruppo ligneo rimase sull’altare per oltre vent’anni prima di essere sostituito da sculture marmoree eseguite secondo un altro progetto di Foggini. Miracolosamente le sei sculture lignee non furono distrutte dopo il loro rimosso e costituiscono oggi una testimonianza unica di questo tipo di opere. Lo studio mette anche in luce nuovo materiale documentario contenente informazioni sul modus operandi adottato da Foggini per la realizzazione di questo gruppo ligneo, come i vari costi, la provenienza del legno e i nomi degli intagliatori impegnati nel lavoro.
PDF scaricabile: https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6550/1939
Autore/autrice: Nadia Rizzo
Titolo: Il Palazzo della Carovana durante il commissariato di Giovanni Gentile (1928-1933): vicissitudini di un cantiere
Rivista e anno: Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa - Classe di Lettere e Filosofia, Serie V, 16, 2024, 2, pp. 570-647
Tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta, il Palazzo della Carovana di Pisa, sede storica della Scuola Normale Superiore, subì una significativa ristrutturazione architettonica, promossa dal suo influente direttore, Giovanni Gentile. In linea con le aspirazioni di Gentile, che intendeva potenziare l’istituzione, l’edificio ampliò i suoi spazi e si dotò di nuove ali per ospitare un maggior numero di allievi. Questo contributo si basa su materiali documentari inediti e descrive tutte le operazioni di restauro e ampliamento del Palazzo dei Cavalieri condotte dall’ingegnere capo del Genio Civile di Pisa, Giovanni Girometti e dalla sua équipe, nonché i vari interventi decorativi in stile rinascimentaleggiante realizzati tra il 1928 e il 1933.
PDF scaricabile: https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6328/2204
Autore/autrice: Vittoria Brunetti
Titolo: Pisa restaurata. Viaggio nella storia della tutela di Piazza dei Cavalieri
Città, editore e anno: Pisa, Edizioni della Normale, 2025
Piazza dei Cavalieri ha rappresentato per secoli il fulcro politico e istituzionale di Pisa, divenendo in epoca medicea il centro simbolico e organizzativo dell’Ordine di Santo Stefano dei Cavalieri, che ne ha profondamente ridefinito l’immagine. Il volume ricostruisce la storia della tutela e del restauro della piazza tra la fine dell’Ottocento e gli anni Settanta. Attraverso un’accurata indagine d’archivio, vengono analizzati gli interventi sulle facciate e sulle relative decorazioni – affreschi, graffiti, elementi lapidei. Emergono così le trasformazioni amministrative degli organi di tutela statali, gli orientamenti conservativi e i molteplici attori coinvolti, offrendo un quadro delle dinamiche italiane nella gestione del patrimonio monumentale.
Con Prefazione di Lucia Simonato
(ISBN 978-88-7642-809-8)
Autore/autrice: Vittoria Brunetti
Titolo: Il caso San Rossore di Donatello. Storia travagliata di un busto reliquiario (1889-1976)
Città, editore e anno: Pisa, ETS, 2025
Il volume ricostruisce su base documentaria le complesse vicende del busto-reliquiario di San Rossore di Donatello, dalla sua identificazione nella chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri a Pisa alla fine dell’Ottocento, fino al clamoroso furto e al successivo recupero nel 1976. A partire dai retroscena della prima pubblicazione a cura di Giovanni Fontana e dal ruolo decisivo di Guido Carocci e Igino Benvenuto Supino, il libro ripercorre quasi un secolo di gestione amministrativa e materiale dell’opera. Nel secondo dopoguerra, la storia del San Rossore è segnata da intensi conflitti istituzionali tra i rettori della chiesa – che ne rivendicavano la restituzione dopo le operazioni di protezione antiaerea – e la Soprintendenza di Pisa, in un serrato confronto tra esigenze cultuali, valore storico-artistico e necessità di sicurezza. Profetiche, in tal senso, le preoccupazioni espresse da Piero Sanpaolesi: il busto, ricollocato in Santo Stefano nel 1961, fu trafugato e recuperato nel 1976, circostanze che segnarono definitivamente il passaggio dell’opera al Museo Nazionale di San Matteo, dove è tuttora conservata.
Con Prefazione di Francesco Caglioti
(ISBN 978-884-6772947)
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