Piazza dei Cavalieri

Piazza – copertina e testata- MUZZI – SNS_017 – [PH]

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Piazza dei Cavalieri

La Piazza dei Cavalieri, nel quartiere di Santa Maria, era denominata nel Medioevo Piazza delle Sette Vie o degli Anziani. Era il cuore della vita politica pisana, ma anche il teatro delle sue vicende più sanguinose: il celebre canto di Dante Alighieri consegna alla storia la morte orribile del conte Ugolino della Gherardesca, ambientata nella Torre della Fame, affacciata su quest’area urbana.

Nel 1562, un secolo e mezzo dopo la prima conquista fiorentina (1406), Cosimo de’ Medici volle destinare la piazza a sede del neonato Ordine di Santo Stefano, fondato per difendere la cristianità ma anche per cementare il rapporto tra i Medici e la classe nobiliare del granducato – la sola a cui era concessa l’ammissione. Per dotare l’Ordine di strutture adeguate il duca si affidò ai progetti di Giorgio Vasari, ma i lavori continuarono anche oltre la morte, nel 1574, dell’architetto e di Cosimo e furono riavviati specialmente grazie all’interessamento del figlio di questi, il granduca Ferdinando I.

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Foto di Fabio Muzzi. ©️ Scuola Normale Superiore
Piazza – immagine 1 – Muzzi SNS_025
Pisa, Piazza dei Cavalieri

Da tutte le principali vie di accesso alla piazza, domina la visuale il Palazzo della Carovana (1562-1567), con la vicina chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri (1563-1572; la facciata entro il 1596), che l’attuale Via Ulisse Dini separa dalla funzionale Canonica (iniziata nel 1566, terminata solo nel 1594). Sul lato ovest tre case residenziali (1594-1598: oggi il Palazzo dell’Università di Pisa e il Collegio Puteano), nel cui blocco edilizio entro il 1612 venne inclusa anche la chiesa di San Rocco, non presentano soluzioni di continuità con l’annesso Palazzo dei Dodici (concluso nei primi anni del Seicento), la cui facciata monumentale fronteggia quella della Carovana. Connota infine la piazza il caratteristico Palazzo dell’Orologio (1603-1608), composto di due corpi distinti, in uno dei quali (quello nord-est) è inglobata la Torre della Fame.

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© Zaki srl / Elaborazione di Gianluigi Guarnotta
Piazza – piantina 2 – Guarnotta – Zaki
Pianta di Piazza dei Cavalieri con indicazione degli edifici

Su questo palcoscenico manierista, enfatizzato dalle ricche decorazioni a graffito e ad affresco dei palazzi (oggi in parte perdute o fortemente manipolate), il posto da protagonista è assegnato alla statua di Cosimo I, commissionata a Pietro Francavilla (1594-1596). Il granduca, con posa da imperatore romano, si appoggia sulla gamba sinistra, mentre la destra grava sulla testa del delfino, attributo di Nettuno, a simboleggiare la signoria dello stato fiorentino sul mare. La statua dialoga inoltre con la galleria di busti granducali eseguita tra fine Cinque e primo Settecento sulla facciata della Carovana.

Nel 1846 questo palazzo è diventato la sede principale della Scuola Normale Superiore. Da quella data ad oggi, l’istituzione è entrata in possesso di gran parte degli edifici che si affacciano sull’area urbana, promuovendone sistematicamente l’attento restauro. Lungo una delle quattro arterie che oggi conducono alla piazza campeggia infine il monumento di Ulisse Dini, in ricordo dell’illustre matematico e politico pisano, nonché direttore della Normale.

Moltissimi i viaggiatori e i testimoni illustri che nei loro scritti evocarono Piazza dei Cavalieri, oggetto per tutto il Novecento di attenti interventi di tutela. Moltissimi gli eventi che ospitò, accogliendoli nello spettacolare teatro urbano concepito da Vasari: battaglie, feste, processioni e manifestazioni, dal Medioevo al giorno d’oggi.

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Foto di Fabio Muzzi. ©️ Scuola Normale Superiore
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Foto di Fabio Muzzi. ©️ Scuola Normale Superiore
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