Facciata

Palazzo dei Dodici – facciata – testata – Tartarelli SNS – DSC_8320 copia

Facciata

Copyright:
Foto di Giandonato Tartarelli. ©️ Scuola Normale Superiore
Palazzo dei Dodici –  facciata – Tartarelli SNS – DSC_8320
Pietro Francavilla (su progetto di), Palazzo dei Dodici (già Palazzo dei Priori), facciata, 1603, con aggiunte tardo-seicentesche. Pisa, Piazza dei Cavalieri

Il massiccio prospetto di Palazzo dei Dodici non gode di una visione diretta dalle strade di accesso a Piazza dei Cavalieri, all’interno della quale è necessario muoversi per studiarlo. Può essere inquadrato frontalmente da chi attraversa la piazza o con una visione laterale da coloro che la raggiungono da Via San Frediano.

Il corpo di fabbrica è incorniciato ai lati da una coppia di paraste a bugnato e superiormente da un cornicione recante l’iscrizione dedicatoria a Ferdinando I con la data di conclusione del prospetto, il 1603: «FERDINANDO MAGNO DVCE ETRVRIAE TERTIO S.P.Q.P. PUB. MAGNIF. INSTAVRANDAS CVRAVIT A SAL MDCIII».

La facciata, progettata da Pietro Francavilla, è segnata orizzontalmente da sottili cornici marcapiano in marmo, a cui si contrappone la spinta verticale dell’asse centrale, costituito in successione dal portale incorniciato da due colonne doriche che sorreggono un elegante architrave, dalla finestra mediana del piano nobile, dotata di balcone e di un timpano triangolare, e dall’emblema mediceo-stefaniano. Il marmo blasonato presenta uno stemma con i bisanti medicei e la croce di Santo Stefano, doppie volute e una testa leonina affiancata da fiocchi e sovrastata dalla corona granducale. Festoni di frutta fuoriescono dalle volute laterali e dalla parte inferiore. Lo stemma, come l’iscrizione «EQVESTRI IVRI DICVNDO» riferita al ruolo di tribunale svolto dal Consiglio dei Dodici, venne eseguito dopo il 1691, quando il palazzo entrò a far parte dei beni dell’Ordine di Santo Stefano, divenendo appunto sede di questo organo collegiale.

Il marmo sottolinea tutte le aperture: quelle del primo piano di forma quadrangolare, marcate agli angoli da elementi circolari – che ritroviamo nella decorazione del portale sullo stesso piano –; quelle del piano nobile che alternano timpani triangolari e semicircolari, dotate di finti balconcini poggianti su mensole; quelle dell’attico, di forma rettangolare, sormontate da mascheroni alati che fungono da timpani.

Il prospetto viene parzialmente ripetuto – per sole due finestre – sulla facciata laterale in Via San Frediano, permettendo la già citata visione angolare. Su questo lato le finestre dall’attico illuminano dall’alto il maestoso Salone dell’Udienza, mentre quelle del piano nobile sono tamponate, ma corrispondono opportunamente agli sfondi prospettici della decorazione a tempera.

L’ampio utilizzo del marmo bianco mette in relazione la facciata di questo palazzo con quella della chiesa di Santo Stefano, ma lo distingue allo stesso tempo dagli altri edifici civili della piazza, per i quali Giorgio Vasari aveva scelto decorazioni più vivaci e materiali meno nobili, come la pietra della Golfolina. Nondimeno la facciata presenta punti di contatto con Palazzo Lanfreducci, detto alla Giornata, edificato sul Lungarno qualche anno più tardi, tra il 1607 e il 1628, da Cosimo Pugliani.

Palazzo dei Dodici

Scheda Principale

Media gallery

Copyright:
Foto di Giandonato Tartarelli. ©️ Scuola Normale Superiore
Palazzo dei Dodici – facciata – testata – Tartarelli SNS – DSC_8320 copia
Copyright:
Foto di Giandonato Tartarelli. ©️ Scuola Normale Superiore
Palazzo dei Dodici –  facciata – Tartarelli SNS – DSC_8320
Newsletter

Newsletter

Resta connesso con noi

Iscriviti alla newsletter di Piazza dei Cavalieri
e resta aggiornato sui progressi e sulle novità del progetto.