Santo Stefano dei Cavalieri

S. Stefano – testata – Tartarelli SNS – DSC_8196

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Santo Stefano dei Cavalieri

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Foto di Andrea Freccioni. ©️ Scuola Normale Superiore
S. Stefano – copertina e prima immagine – Freccioni SNS – DJI_0533_Lucia
Giorgio Vasari (su progetto di), Santo Stefano dei Cavalieri, 1563-1572, con consistenti modifiche successive. Pisa, Piazza dei Cavalieri

Santo Stefano dei Cavalieri venne costruita ex novo a partire dal 1563 in Piazza dei Cavalieri sul sito della chiesa medievale di San Sebastiano alle Fabbriche maggiori. La sua erezione fu voluta da Cosimo de’ Medici, in quel momento duca di Firenze, per offrire un adeguato tempio al neonato Ordine militare religioso, intitolato, come l’edificio sacro, a santo Stefano papa e martire, vissuto nel terzo secolo.

Il progetto originario di Giorgio Vasari, responsabile anche del disegno del campanile (terminato nel 1572) e di una serie di arredi per l’interno dell’edificio (in buona parte oggi perduti), prevedeva una chiesa a navata unica. Alla morte dell’architetto aretino, nel 1574, non era stata ancora realizzata la facciata, che fu successivamente affidata al progetto di Giovanni de’ Medici, in parte ispirato alla prima idea vasariana. L’edificio sacro subì nel corso dei secoli successivi diversi interventi. In particolare nel tardo Seicento furono erette due ali laterali rispetto alla navata con funzioni di magazzini e spogliatoi per i cavalieri stefaniani, congiunte alla chiesa solo nell’Ottocento. In entrambi i momenti vennero preparati complessi modelli plastici con ulteriori proposte di ampliamento della chiesa, alla fine non completamente accolte.

L’interno presenta oggi decorazioni e arredi di stratificata cronologia. Sono ancora afferenti all’originaria fase cosimiana/vasariana le due pale monumentali raffiguranti la Natività e il Martirio di santo Stefano protomartire, dipinte rispettivamente da Agnolo Bronzino e dallo stesso Vasari. Ai lati dell’abside si trovano due sontuosi organi, uno tardo cinquecentesco (a destra) e uno rinnovato nel Settecento (a sinistra), che testimoniano l’importanza della musica per il cerimoniale e la liturgia dei cavalieri stefaniani, fin dalla fondazione dell’Ordine. Lungo le pareti sono esposti bandiere e fanali di nave, predati durante l’attività marinara dei cavalieri e progressivamente allestiti in chiesa dal tardo Cinquecento. Al 1588  si datano le cinque tele monocrome raffiguranti episodi della Vita di santo Stefano, destinate inizialmente ad accompagnare il sontuoso ingresso di Ferdinando I de’ Medici a Pisa. Più tardo è invece l’elegante soffitto ligneo, eseguito all’inizio del Seicento per accogliere sei tavole con episodi della storia dell’Ordine. Dopo numerose proposte progettuali, solo all’inizio del Settecento venne eretto il ricco altare maggiore, raffigurante Santo Stefano in gloria sopra la cattedra bronzea, ancora oggi in situ. I frammenti lignei collocati nelle pareti laterali della navata, anch’essi di epoca barocca, recanti dettagli brutali e discriminanti di uomini e donne ottomani e africani ridotti in schiavitù, non pertengono all’arredo originale della chiesa, dove furono esposti solo dalla seconda metà dell’Ottocento.

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Foto di Andrea Freccioni. ©️ Scuola Normale Superiore
S. Stefano – copertina e prima immagine – Freccioni SNS – DJI_0533_Lucia
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Foto di Giandonato Tartarelli. ©️ Scuola Normale Superiore
S. Stefano – testata – Tartarelli SNS – DSC_8196
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