Lo scalone di ingresso al Palazzo della Carovana rappresenta una componente architettonica di alto impatto visivo nel contesto della piazza.
È stato costruito nel 1821 su progetto dell’architetto fiorentino Giuseppe Marchelli per sostituire quello originale di Giorgio Vasari, ormai in pessimo stato di conservazione. In un primo momento, forse per ragioni economiche, la facciata esterna fu ricoperta con stucco e intonaco, sostituiti nel 1838 con marmo e fasce di bardiglio.
La struttura, a doppia rampa, è scandita sul fronte da coppie di lesene che inquadrano l’arco di ingresso al piano terra. La balaustra del pianerottolo superiore presenta al centro una lastra in cui sono scolpiti un medaglione che racchiude la croce di Santo Stefano, girali di quercia e nastri.
Il Consiglio dell’ordine preferì il progetto di Marchelli, in chiave neoclassica, a quello elaborato nel 1806 – poco prima della temporanea soppressione dell’istituzione – dall’ingegnere Michele Piazzini, che invece era più aderente per forma e proporzione all’originale vasariano.
Lo stato in cui lo scalone si presenta oggi è quello successivo al restauro del 2014, eseguito grazie a un finanziamento della Fondazione Pisa. L’intervento ha affrontato sia problematiche connesse alla stabilità strutturale dell’opera, sia questioni inerenti al suo aspetto estetico. Ha compreso la pulitura delle superfici, la realizzazione di nuove stuccature in sostituzione di quelle precedenti, il riallineamento di elementi architettonici disconnessi e, soprattutto, la sostituzione di alcuni gradini fratturati. Durante queste operazioni, lungo il lato sinistro è stata rinvenuta una rampa praticamente integra, appartenente con ogni probabilità allo scalone in pietra della Golfolina progettato da Giorgio Vasari (1566-1567).
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