Il Palazzo della Carovana si presenta dalla piazza come un lungo corpo di fabbrica, sviluppato su quattro piani, con tredici finestre ciascuno, quelle del piano terra con luce minore. Tutte le aperture sono incorniciate dalla pietra grigio-verde della Golfolina, con cui in origine (1564-1567) erano realizzati anche il balcone, l’incorniciatura della porta principale e lo scalone vasariano, poi sostituiti con il marmo: il balcone e la porta nel 1754 a opera di Giovanni Michele Piazzini e lo scalone tra 1821 e il 1838 su progetto di Giuseppe Marchelli. Sono gli elementi che, insieme allo stemma mediceo-stefaniano con le figure della Religione e della Giustizia eseguito da Stoldo Lorenzi su disegno di Giorgio Vasari (1562-1563), caratterizzano l’asse centrale del Palazzo, offrendo una visione simmetrica.
Il colore della pietra della Golfolina e la ridotta plasticità del rilievo utilizzato per le incorniciature ben si accordano con la bicromia della decorazione a graffito. Eseguita su disegni e cartoni di Vasari tra il 1564 e il 1566, presenta un’iconografia complessa, incentrata tanto sulle virtù civili, militari e religiose dei cavalieri quanto sulle azioni di Cosimo I de’ Medici, committente della ristrutturazione, nel doppio ruolo di duca e gran maestro. Occupa tutto lo spazio libero tra le aperture, a eccezione dei riquadri sotto le finestre nella fascia tra secondo e terzo piano. Qui, entro nicchie, sono collocati i busti marmorei dei granduchi e gran maestri dell’ordine, secondo un progetto celebrativo che si fa risalire a Ferdinando I. Nel corso di un secolo e mezzo, a partire dai fianchi dello stemma mediceo-stefaniano, prima a sinistra e poi a destra, vennero progressivamente collocati i ritratti dei Medici, secondo il seguente schema:
Granduca | Ferdinando II | Ferdinando I | Cosimo I | Francesco I | Cosimo II | Cosimo III |
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Estremi granducato | 1621-1670 | 1587-1609 | 1569-1574 | 1574-1587 | 1609-1621 | 1670-1723 |
Autore | Giovanni Battista Foggini | Rodolfo Sirigatti | Rodolfo Sirigatti | Rodolfo Sirigatti | Pietro Tacca | Giovanni Battista Foggini |
Data di esecuzione | 1675-1681 | 1595-1596 | 1588-1590 | 1591-1593 | 1633 | 1723-1724 |
Schema riassuntivo della commissione dei busti
La fascia tra il secondo e il terzo piano presenta alle estremità gli stemmi dei Cavalieri di Santo Stefano, affiancati da teste di capricorno e ghirlande, eseguiti da Nanni di Stocco tra il 1562 e il 1564, sempre su disegno di Vasari. Gli spigoli su cui sono posti sono realizzati a bugnato, ripreso in basso dalla decorazione a graffito (ormai non più originale per via dei molti restauri).
Sul lato destro del palazzo, lungo Via Consoli del Mare, è possibile vedere i resti di un edificio turriforme della seconda metà del XII secolo con arco ogivale; sul lato sinistro le tracce di una casa-torre del XII-XIII secolo, con eleganti coppie di bifore entro archi a pieno centro (restaurati nel 1930).
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