A differenza degli edifici adiacenti, profondamente modificati nel tempo, la conformazione della facciata del Collegio Puteano è rimasta sostanzialmente immutata rispetto alla sua edificazione tardo-cinquecentesca, anche se è ormai in buona parte perduta la decorazione ad affresco eseguita nel 1604 da Michelangelo Cinganelli.
L’edificio si sviluppa su quattro piani, compreso quello delle cantine, con aperture marcate da cornici in pietra della Golfolina, in accordo con gli altri edifici del lato ovest e con tutti i palazzi costruiti da e per l’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano su Piazza dei Cavalieri.
L’asse centrale dell’edificio è costituito da un’addizione senza soluzione di continuità di diversi elementi: la scalinata di accesso, l’arco che incornicia il portone, la targa che ricorda la fondazione del collegio da parte di Carlo Antonio dal Pozzo – «Collegivm Pvteanvm / pietate et liberalitate / Caroli Antonii Pvtei / Archiepiscopi Pisani / fvndatvm et donatvm / anno M D C V» –, la finestra del piano nobile, lo stemma Dal Pozzo con grifi, pozzi e aquile imperiali, e infine la finestra dell’ultimo piano.
La sobrietà della facciata cela un’organizzazione interna molto complessa e fortemente alterata nel tempo per venire incontro alle esigenze dapprima del collegio e poi della Scuola Normale Superiore.
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