Il Collegio Puteano si trova al centro del lato ovest di Piazza dei Cavalieri e confina, alla sua sinistra, con la chiesa di San Rocco. Promossa dall’Ordine stefaniano tra il 1594 e il 1598, la sua costruzione avvenne nell’ambito di un progetto unitario di tre case a schiera, comprendenti anche i due corpi di fabbrica che sarebbero andati a formare l’attuale Palazzo dell’Università, alla sua destra.
L’edificio prende il nome da ‘Puteus’, cognome latinizzato di Carlo Antonio dal Pozzo (1547-1607), arcivescovo di Pisa, che nel 1604 lo prese in affitto perpetuo per ospitarvi un collegio di giovani studenti provenienti dal Piemonte e iscritti allo Studio pisano. Il suo stemma campeggia ancora sulla facciata, dove possiamo riportare alla sua committenza anche la decorazione ad affresco eseguita nel 1605 da Michelangelo Cinganelli. Per quanto oggi di difficile lettura, il programma iconografico del ciclo, caratterizzato da angeli, trofei e stemmi entro riquadri, sembra alludere alla valenza didattica dell’istituzione.
Fu questa la funzione principale del Collegio Puteano, quasi senza soluzioni di continuità, fino all’inizio del Novecento: un unicum per la piazza, dove allo scadere del diciassettesimo secolo tutti gli altri edifici su di essa affacciati erano direttamente gestiti o abitati dai Cavalieri di Santo Stefano. Nel corso del ventesimo secolo, le molteplici traversie, cambi di destinazioni d’uso e integrazioni più o meno momentanee con gli edifici confinanti, hanno prodotto innumerevoli rivolgimenti interni nell’edificio, che dal 1997 è diventato la foresteria della Scuola Normale Superiore. A questa data infatti risale un accordo con la Fondazione Collegio Puteano che, previo restauro della struttura, ne ha concesso l’uso all’istituzione accademica. Dal 2001 il Collegio è anche accesso e sede di alcuni locali del Centro di Ricerca Matematica Ennio De Giorgi, i cui ambienti si sviluppano ulteriormente sopra l’oratorio di San Rocco.
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