San Rocco

S. Rocco – Testata – Tartarelli SNS – DSC01316

Home » Edifici e monumenti » San Rocco

San Rocco

Copyright:
Foto di Giandonato Tartarelli. ©️ Scuola Normale Superiore
S. Rocco – Copertina e prima immagine – Tartarelli SNS – DSC09757
Chiesa di San Rocco, facciata. Pisa, Piazza dei Cavalieri
Copyright:
Foto di Giandonato Tartarelli, Scuola Normale Superiore. Su gentile concessione della Parrocchia di San Sisto in Cortevecchia, Pisa
San Rocco – interno – Tartarelli – DSC_1296
Chiesa di San Rocco, interno. Pisa, Piazza dei Cavalieri

Oggi difficilmente riconoscibile come autonomo edificio religioso a causa della sua inclusione in un unico blocco edilizio di case a schiera sito sul versante ovest di Piazza dei Cavalieri, la chiesa di San Rocco vanta in realtà un prestigioso passato.

Rinnovò le strutture già medievali di San Pietro in Cortevecchia, che era stata costruita prima della vicina San Sisto e aveva mantenuto la propria indipendenza fino al tardo Cinquecento, nonostante i numerosi ammodernamenti. Con il passaggio dell’edificio nel 1578 alla Compagnia di San Rocco, il cui stemma campeggia ancora sopra il suo portone ligneo, vennero intraprese importanti azioni di rinnovo e ampliamento in pianta, che diedero alla chiesa (dedicata d’ora in avanti al santo protettore degli appestati) l’aspetto grossomodo attuale. Nei primi anni del Seicento l’architetto Cosimo Pugliani inglobò la sua facciata in un palazzetto di aspetto residenziale che si accordò da un punto di vista anche altimetrico con gli edifici adiacenti, da poco costruiti dall’Ordine di Santo Stefano: tra questi, il Collegio Puteano. Inoltre, un nuovo corpo di fabbrica uniformò il suo lato verso il Palazzo dell’Orologio al fianco di San Sisto.

L’intensa interazione, sia strutturale sia istituzionale, che nel corso dei secoli ha connesso San Rocco al tessuto edilizio che le crebbe intorno e agli enti a cui questo afferiva è ancora percepibile nella situazione attuale: il piccolo oratorio appartiene infatti alla Parrocchia di San Sisto, chiesa con cui è collegato direttamente; i due piani soprastanti, le cui finestre a intervalli regolari confermano la continuità di prospetto con gli edifici adiacenti, sono invece ora in uso dalla Scuola Normale Superiore, che ospita nel Collegio Puteano la propria foresteria, mentre i locali siti al di sopra dell’oratorio sono sede del Centro di Ricerca Matematica Ennio de Giorgi.

Anche l’interno conferma le complesse vicissitudini della chiesa: accanto alle decorazioni seicentesche (come i tabernacoli ai lati del presbiterio e il primo altare entrando a sinistra), importanti sono stati alcuni interventi settecenteschi che ancora connotano l’ambiente, tra i quali l’affresco al centro della volta con San Rocco che guarisce gli appestati, attribuito al pittore pisano Francesco Venturi, e l’altare in marmo e stucco bianco della fine del secolo. Inoltre, vari arredi attualmente esposti nella navata non sono originariamente pertinenti all’edificio (come il bel crocifisso quattrocentesco nell’abside), ma furono donati alla chiesa a partire dal Seicento anche da privati cittadini, spesso come ex-voto in occasione dell’incrudirsi delle condizioni sanitarie in città.

L’interno e la facciata della chiesa hanno risentito, infine, dei massici interventi di restauro e rifacimento condotti nel corso dell’Ottocento, che hanno però risparmiato il monumentale portone ligneo all’ingresso a due ante, probabilmente della seconda metà del Settecento.

Media gallery

Copyright:
Foto di Giandonato Tartarelli. ©️ Scuola Normale Superiore
S. Rocco – Copertina e prima immagine – Tartarelli SNS – DSC09757
Copyright:
Foto di Giandonato Tartarelli. ©️ Scuola Normale Superiore
S. Rocco – Testata – Tartarelli SNS – DSC01316
Copyright:
Foto di Giandonato Tartarelli, Scuola Normale Superiore. Su gentile concessione della Parrocchia di San Sisto in Cortevecchia, Pisa
San Rocco – interno – Tartarelli – DSC_1296
Newsletter

Newsletter

Resta connesso con noi

Iscriviti alla newsletter di Piazza dei Cavalieri
e resta aggiornato sui progressi e sulle novità del progetto.